CLASSIFICA PUNTI 2012/13

28.3Pnt27.6Pnt 27.0Pnt 26.7Pnt26.3Pnt
agg.25-03
CLASSIFICA RIMBALZI 2012/13

12.5Reb11.8Reb11.6Reb11.5 Reb11.4Reb
agg.25-03
CLASSIFICA ASSIST 2012/13

11.1 Ast 9.7 Ast 9.3Ast 8.7 Ast 7.7 Ast
agg.25-03

lunedì 27 agosto 2012

MJ IN SPACE JAM & LBJ IN SPACE JAM II??




Il noto campione Lebron James, di ritorno da un tour promozionale, nella notte di domenica, decide di collegarsi online ed accedere al noto social network Twitter, poco prima delle 6, e condivide pubblicamente questo messaggio: "Visto che sono sveglio è tempo che mi dedichi ai miei fans, risponderò alle 10 migliori domande".
Chiaramente, con tutta la gente che segue il grande campione su Twitter le domande saranno state un esagerazione, e Lebron non poteva limitarsi a rispondere a non piu di dieci domande, infatti, il dialogo venne prolungato per più di un ora con domande di qualsiasi tipo.
Quelle piu interessanti sono state:

LeBron, chi era il tuo giocatore preferito da bambino? 
"Michael Jordan, Penny Hardaway e The Answer Allen Iverson"

La cosa più bella che hai comprato per meno di 50 dollari? 
"Un vecchio impermeabile verde della Marina quando ero al liceo. Lo indossavo ogni

giorno"
I valori più importanti nella tua vita? 
"Famiglia e amici"
Come ti sei sentito a vincere il tuo primo titolo Nba? 
"E' stata la sensazione più bella della mia carriera".
Ma dove è finita la tua attaccatura dei capelli? 
"Non ne ho idea amico, ma se la trovi fammi sapere che andiamo a prenderla insieme"
Quale è stato il tuo momento preferito alle Olimpiadi? 
"Vincere la medaglia d'oro per il nostro paese"
Come riesci a gestire tutte le critiche che ricevi? 
"Credendo in me stesso e in quello che so fare"
Quali sono i tuoi talenti nascosti? 
"Non posso dirlo, altrimenti non sarebbero più nascosti"
Cosa ti manca di quando eri adolescente? 
"Vivere senza le responsabilità della vita reale"
Come vuoi essere ricordato quando smetterai di giocare? 
"Come uno dei migliori ad aver mai giocato a basket"
Il tuo supereroe preferito? 
"Batman"
Ti è piaciuto Space Jam? 
"Tantissimo, sogno di fare Space Jam 2".
La notizia che colpisce di piu è l'ultima riportata, quella in cui dice di sognare di fare il secondo Space Jam, notizia che colpisce sia per il suo protagonista che sarebbe Lebron James e sia per la saga di Space Jam che continua.
Non sarebbe l'esordio per la stella di Miami essendo che ha gia recitato in un film, in cui interpretava se stesso, dal nome Fantasy Basketball Camp, e ha preso parte al documentario dal nome More Than A Game.  

Le notizie riportante non sono nulla di ufficiale, ma il titolo riportato sul sito della NATIONAL BASKETBALL ASSOCIATION è:



Lebron via social network : voglio essere ricordato come 


uno dei migliori di sempre, vincere il titolo nba è la stata la 

sensazione piu bella della mia carriera. E voglio imitare 

Jordan sul grande schermo.




Non mi stupirebbe udir a breve voci che annunciano il grande "The King Lebron James" sul 

grande schermo, insieme agli altri campioni, di nuovo!

The Chosen One ha dichiarato, e ha sempre dimostrato di voler esser ricordato come il migliore di sempre, e probabilmente non si riferiva solo al mondo del basket!

-Jack-



domenica 26 agosto 2012

RIFLETTORI SULL'HIGH SCHOOL, MA PER FARMER SI PARLA DI CARCERE



Non è una novità arrivar a leggere che le star dell'NBA hanno a che fare con la legge in modo non positivo.
Si ricordano episodi come quelli di Matt Barnes dei Los Angeles Lakers, che nel 2010 è stato indagato per violenza famigliare, e ad avvertire le autorità sembra stata la convivente che dovette interrompere la telefonata di aiuto causa lo stesso Barnes, reato per il quale venne pagata una cauzione di 50.000 dollari e l'obbligo di presentarsi ugualmente davanti al giudice per discutere del caso; a distanza di 2 anni, la stella NBA viene nuovamente sorpresa dalle forze dell'orine ma, questa volta non centra la violenza di nessun tipo,anzi tutt'altro, in questo caso è stato sorpreso alla guida della sua automobile senza la licenza necessaria, e per questo reato la legge americana impone il pagamento di una cauzione pari a 51.000 dollari.



La nuova "tragedia" non tocca propriamente il mondo dell'NBA, visto che il soggetto in questione frequenta ancora la squadra di basket del liceo, il suo nome è Tony Farmer allineato tra i migliori 100 giocatori frequentanti l'high school, caduto negli ultimi tempi fuori classifica.
Martedi 21 Agosto il giocatore di basket viene incarcerato con le accuse di sequestro di persona e aggressione, nei confronti della sua ex-fidanzata.
La vicenda narra del giocatore che prese a calci e pugni la sua ex-fidanzata Andrea Lane, rannicchiata in un angolo a subire l aggressione, che poco dopo l abbandono del giocatore ricevette anche messaggi di minaccia da parte dello stesso.
Consumatasi la vicenda la legge americana decide di punirlo, e condannarlo a tre anni di carcere con le accuse gia nominate.
Ad Andre Lane non interessa che lui vada in carcere o meno, ma non vuole piu avere nulla a che fare con Tony, mentre la madre chiede la clemenza alla corte confermando il fatto che Farmer è un bravo ragazzo che ha preso una decisione sbagliata, ma non ce storia che tenga, la condanna è stata fissata per tre anni senza sconti, nonostante lo stesso Tony abbia confessato i suoi crimini.
In aula Farmer crollò sul pavimento udendo la sentenza; per il momento i giochi sembrano chiusi. 
Non è quindi un dato di fatto che persone del loro calibro, star a tutti gli effetti, riescano a cavarsela con poco davanti alla legge solo grazie alla loro fama; infatti come abbiamo visto nel caso di Tony Farmer la legge ha deciso di punire, e l accusa non prevede sconti, per il momento.
Le prove incontrastabili dell'aggressione ai danni di Andrea Lane furono le riprese effettuate dal circuito di sicurezza dello stesso posto in cui i due si trovavano quella sera.
Di seguito è stato pubblicato il filmato dell'aggressione ad Andre Lane ed il verdetto del giudice:


-JACK-

venerdì 24 agosto 2012

DO YOU BELIEVE IN MIRACLES?

Reggie Miller, semifinale di Conference 1995 gara 1, al Madison Square Garden di NY contro i Knicks di Patrick Ewing. 8 punti negli ultimi 18 secondi di partita che spiana la strada ai suoi Pacers per il passaggio alla finale di Conference. C'è gente che ancora non ci crede.



Tracy McGrady, 9 Dicembre 2004, partita di regular season contro i San Antonio Spurs. Partita ormai ai titoli di coda, probabilmente anche la mamma di Dan Peterson aveva già buttato la pasta. Ci pensò The Big Sleep a cambiare il corso delle acque con 13 punti negli ultimi 35 secondi. Se questo non è un miracolo, chiedetelo a Tim Duncan!



-Moka-

MIAMI HEAT: I RAGAZZI VOGLIONO IL BIS




Per l'ennesima volta, si solleva un confronto tra Jordan ed i moderni campioni dell'NBA.
Questa è la volta di Lebron James e ad avanzare il paragone è stato il compagno di squadra Dwayne Wade, che, nonostante elogi il campione in carica per i suoi meriti a livello sportivo nel basket, sottolinea il fatto che il compagno James ha ancora molta strada da fare se vuole ambire al trono di MJ.
L'intervista è stata resa pubblica dalla ESPNCHICAGO che oltre a questa piccola finestra riguardante "THE KING", continua l'intervista andando a parare sull'imminente regoular season.
Le carte sono scoperte oramai, e come dichiara Wade, tutte le squadre dell'NBA hanno avuto modo di rafforzarsi acquistando piu o meno giocatori.
L'importante per i Miami Heat è continuare questa striscia positiva e non fermarsi dopo un solo titolo conquistato, perchè non sono mai stati questi i loro obbiettivi; un titolo non basta, ADESSO MIAMI VUOLE PRENDERSI TUTTO!!
Ora Miami può vantare: la forza e la prepotenza di James, l'abilità e la destrezza di Wade, l'altezza di Bosh ed il tiro chirurgico di Allen dalla linea dei tre punti ma, come si diceva prima, molte altre squadre hanno chiuso ottime trattative, come i Los Angeles Lakers che sono riusciti ad acquistare campioni come Howard (direttamente dagli Orlando Magic) e Stev Nash (ex giocatore dei Phoenix Suns).
Sicuramente la regoular season che sta per cominciare sarà piena di colpi di scena e di imprevisti, la maggior parte dovuti sicuramente ai roster modificati ma, è ancora tutto da vedere. Non ci resta che dire: GO HEAT GO!!



-Jack-

giovedì 23 agosto 2012

HAPPY B-DAY BLACK MAMBA

Il 23 agosto 1978 nacque Kobe "Black Mamba" Bryant. Oggi, in onore del suo compleanno, voglio rendere omaggio al pubblico della sua prestazione da record contro i Toronto Raptors del 23 Gennaio 2003. Kobe realizzò in quella partita 81 punti, meglio di lui solo il leggendario Wilt Chamberlain con 100 punti nel lontano 2 marzo 1962.

"Ho assistito a tante partite nella mia carriera, ma non ho mai visto nulla del genere" - Coach Phil Jackson.


TANTI AUGURI KOBE!!!

-Moka-


mercoledì 22 agosto 2012

La Palla A Spicchi Sul Grande Schermo




Dopo aver lasciato il marchio nelle olimpiadi di Londra del 2012 , Kevin Durant apparirà a breve sul grande schermo.
Un anno fa iniziarono le riprese del film dal nome "Thunderstruck" di cui protagonista sarà proprio Kevin Durant che interpreterà la parte di se stesso accompagnato dal famosissimo attore Jim Beluschi. A piu di un anno di distanza , a pochi giorni dalla vittoria alle olimpiadi , l'etichetta cinematografica decide di esporre il film che sarà disponibile negli Stati Uniti a partire da venerdi.
Il film in questione verrà prodotto dalla "Warner Bros" , come fu ai tempi per l'impareggiabile MJ che recitò come protagonista nel celebre film "Space-Jam" che oltre ad avere la stessa etichetta cinematografica , segue anche lo stesso genere cioè commedia famigliare.
La stella OKC decide di vincere le proprie paure , e nonostante la tensione dell'esordio sul grande schermo , dalle interviste fuoriesce che l'esperienza è stata positiva e tutto è andato bene.
Vi fu comunque grande intesa tra protagonista e regista , che il primo giorno di riprese fece una strana richiesta a Durant , cioè di palleggiare con una palla da basket all'interno di una palestra.
Lo strano metodo adottato dal regista apparentemente strambo risulta essere decisivo per le riprese essendo che Kevin dopo quell'espediente sembra piu rilassato , meno ansioso , a suo agio  e piu preparato per affrontare la nuova esperienza cinematografica
Nel film il grande giocatore viene reso accessibile a tutti in modo che il pubblico possa affezionarsi a lui e seguire il film preoccupandosi per il povero protagonista che da grande cestista diventa incapace di segnare un canestro.
Il regista è riuscito probabilmente a creare l'ambiente e l'atmosfera adatta per questo genere di film in modo che KD non venisse preso alla sprovvista e potesse dare il meglio di se,ma lo stesso Whitesell (il regista) , passando molto tempo con Durant capisce che l unica cosa che gli sta veramente a cuore è la palla canestro , il raggiungimento del titolo , infatti Kevin dopo aver concluso le riprese comunica immediatamente che non avrebbe piu avuto intenzione di prender parte alle riprese di un film dato i tempi molto lunghi per il quale l atleta dovrebbe esser disponibile.
Il suo obbiettivo non era quello di sfondare nel mondo del cinema , ma di sperimentare nuove esperienze come prima di lui fecero Shaquille O'neal , Michael Jordan e Kareem Abdul-Jabbar per ben due volte. 
A lavoro ultimato , KD dice di volersi mettere in contatto con la squadra con la quale giocò le ultime olimpiadi , con i relativi figli , per poterli invitare a vedere il suo nuovo film sperando che si possano divertire tutti.
Durant parla dei suoi compagni come persone straordinarie ed un grande sostegno per lui , grandi giocatori ed allo stesso tempo grandi persone , ed è qui che si può capire quanta armonia ci sia all' interno del mondo del basket.

Qui di seguito il trailer ufficiale del nuovo film di Kevin Durant: 


-Jack-

BE LIKE MIKE

Correva l'anno 2003 quando Air Michael Jordan annunciò il suo terzo e ultimo ritiro dall'NBA. Dopo di lui si parlò tanto dei suoi possibili successori e degni eredi al trono: da Tracy McGrady a Vince Carter, da Kobe Bryant a Lebron James. La verità è che nessuno di loro ha potuto, può e potrà mai eguagliare MJ. Anche chi non conoscesse Mike neppure per sentito dire avrebbe dei dubbi a riguardo leggendo la sua lettera di addio al basket.

Abbiamo pensato di pubblicarvela come giusta introduzione al nostro blog! 


Cara pallacanestro,

Sono passati quasi 28 anni dal giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta; 28 anni dal giorno in cui mi sono accorto di te nel campo dietro casa, davanti al garage; 28 anni da quando i miei genitori ci hanno presentato. Se a quel tempo qualcuno mi avesse detto cosa sarebbe successo fra di noi, non sono sicuro che gli avrei creduto. Ricordavo a mala pena il tuo nome. Poi ho iniziato a vederti in giro per il quartiere e a guardarti in televisione. Ho cominciato a vederti con gli altri ragazzi, ai playground. Quando mio fratello più grande ha iniziato a dedicarti qualche attenzione in più, ho cominciato a pensare che tu potessi essere diversa. Siamo usciti un paio di volte assieme. Più ti conoscevo, più mi piacevi. E come spesso accade nella mia vita, proprio quando mi sono interessato a te, proprio quando ho cominciato a fare sul serio, tu mi hai lasciato fuori dalla squadra del liceo. Mi hai detto che non ero abbastanza bravo. Ero distrutto. Ci sono rimasto veramente male. Penso di avere anche pianto. Da quel momento in poi, ti ho desiderata ancora di più. Per questo mi sono allenato. Mi sono fatto in quattro. Ho migliorato il mio gioco. Passaggi. Palleggio. Tiro. L’aspetto mentale del gioco. Ho corso. Ho fatto flessioni, piegamenti, sollevato pesi, ho studiato ogni tuo aspetto. Ho cominciato ad innamorarmi di te e tu lo hai notato. Almeno così mi ha detto coach Dean Smith. Allora non ero sicuro di quello che stava accadendo. Ma ora lo so. Coach Smith mi stava insegnando come amarti, come stare ad ascoltarti, come capirti, portarti rispetto ed apprezzarti. E poi è successo. Quella sera, al Louisiana Superdome, nei secondi conclusivi della Finale NCAA contro Georgetown, mi hai cercato e mi hai trovato in un angolo e abbiamo ballato insieme. Da allora, per me sei diventata molto di più di un semplice pallone da basket, di un campo, di un canestro, di un paio di scarpe. Sei molto più di un gioco. In un certo senso, sei diventata la mia vita. La mia passione, la mia motivazione, la mia ispirazione. Sei la mia tifosa più grande e la mia critica più dura. Sei la migliore fra le mie amiche e la mia alleata più forte. Sei la mia insegnante più stimolante e la mia studentessa più esigente. Sei la mia compagna di squadra ideale e la mia avversaria più difficile. Sei il mio passaporto in giro per il mondo e il mio visto d’ingresso nel cuore di milioni di persone. Così tanto è cambiato dal primo giorno in cui ci siamo incontrati e per tutto quello che è successo nel frattempo devo dire grazie a te. Per cui, se non mi hai sentito prima pronunciare il mio grazie, lascia che lo faccia adesso davanti a tutto il mondo. Grazie. Grazie pallacanestro. Grazie per tutto. Grazie per tutti quelli che mi hanno preceduto. Grazie per tutti quelli che sono scesi in battaglia con me. Grazie per i titoli e per gli anelli. Grazie per gli All-Star Game e per tutti i playoff. Grazie per i tiri decisivi, quelli sulla sirena, per i falli duri, per le vittorie e per le sconfitte. Grazie perché ho dovuto conquistarmi ogni cosa. Grazie per il n° 23. Grazie per North Carolina e per Chicago. Grazie per “Air” e per il sopranome. Grazie per le entrate e per le acrobazie aeree. Grazie per la Gara delle Schiacciate. Grazie per la volontà e per la determinazione, per il cuore e per l’ anima, per l’orgoglio e per il coraggio. Grazie per lo spirito competitivo e per gli avversari di ogni mia sfida. Grazie per i fallimenti e per le delusioni, per le lodi e per gli applausi. Grazie per il Triangolo. Grazie per il baseball e per i Barons. Grazie per avermi perdonato. Grazie per gli assistenti allenatori, i trainer e i massaggiatori. Grazie per gli speaker, gli arbitri, i giornalisti, gli opinionisti, i commentatori televisivi e radio. Grazie per i Pistons e per i Lakers, per i Cavs e peri Knicks, per i Sixers e per i Celtis. Grazie per Phoneix, Portland, Seattle e Utah. Grazie per i Wizards. Grazie per chi ha creduto in me e per chi ha dubitato di me. Grazie per coach Smith, coach Loughery, coach Albeck, coach Collins e coach Jackson. Grazie per l’istruzione e per l’esperienza. Grazie per avermi insegnato il gioco che sta dietro, sotto, dentro, sopra e tutto attorno al gioco…il gioco del gioco. Grazie per ogni tifoso che ha mai pronunciato il mio nome, che ha applaudito me o miei compagni, che ha mai dato un ‘cinque’ o una pacca sulla spalla. Grazie per tutto quello che hai dato alla mia famiglia. Grazie per la luna e per le stelle e per ultimi, ma non da ultimi, grazie per Bugs e Mars. So di non essere il solo ad amarti. So che tu hai amato tanti prima di me e tanti altri ne amerai ancora dopo di me. Ma so anche che quello che c’è stato tra noi è stato unico. Speciale. Così, mentre il nostro rapporto, come succede in ogni rapporto, cambia e si evolve, una cosa è certa: ti amo, Pallacanestro. Amo tutto di te e lo amerò sempre. I miei giorni da giocatore nella NBA sono finiti per sempre ma il nostro rapporto non terminerà mai.

Con Amore e Rispetto

Michael Jordan


-Moka e Jack-