Le parole di Kobe, sono servite per riportare Howard in squadra per la partita contro i Celtics.
I problemi alla spalla comunque persistono, e si è visto chiaramente durante la gara, nella quale sono venuti a mancare i numeri.
Prima della partita Howard ha chiarito la sua posizione del momento, dicendo:
“Lui non è un dottore. Io non sono un dottore. Quindi quella era una sua opinione. Io voglio giocare, ma allo stesso tempo so che ne va della mia carriera, del mio futuro e della mia vita. Se poi ho una ricaduta? La vita della gente andrebbe avanti! Questa è la mia carriera. Io non voglio trascorrere un’altra estate facendo riabilitazione per recuperare dagli infortuni. “
Negli ultimi giorni, Kobe aveva dichiarato:
“Non abbiamo tempo per recuperare la spalla di Howard. Abbiamo una certa urgenza”.
Ora pero ci tiene a chiarire alcuni punti riguardo alla sua posizione di allora dicendo:
“Non ho detto nulla di offensivo e nulla per convincerlo a tornare di corsa a giocare. E’ stato abbastanza shocckante vedere come la gente ha reagito a tutto questo. Io non stavo cercando di fare nulla. E’ piuttosto semplice. Se lui sta bene, giocherà. Se no, non giocherà. Non ho detto niente di nuovo… Abbiamo un po’ di urgenza? Si, è vero. E’ interessante vedere come la gente ha ‘letto’ le mie dichiarazioni. Non ci sono messaggi nascosti, anche perchè se li avessi non ci girerei certo intorno.”
E per far capire, che la sua posizione non è ostile nei confronti del compagno, commenta, infine, la sua prestazione:
“Era la sua prima partita dopo l’infortunio. Era ovviamente un po’ arrugginito. Ha fatto comunque bene.”
-JACK-
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