Il social network "della plebe" infatti si fa dar del lei, essendo che Kobe Bryant è iscritto a quest' ultimo in prima persona, e lo utilizza per fare qualche dichiarazione ai suoi seguaci, duro ma giusto e realista.
Comincia affermando: "Non si vincono cinque anelli NBA (da protagonista) in maniera fortuita, non si segnano 81 punti in una partita (gennaio 2006, contro i malcapitati Toronto Raptors) per caso, non si viene selezionati, per 10 stagioni, nell'ALL NBA First Team restando un giocatore normale."
Quando sei Kobe, niente puo esser normale, e nella sua nota diversità continua dicendo : "Preferisco essere visto come un vincente che come un buon compagno di squadra. Sarebbe bello se le due cose potessero andare di pari passo, ma non è possibile.
Bisogna fare in modo che, chi sta attorno a te, trovi dentro di sè la bestia che è in lui.
Quello che penso, potrebbe non essere giusto per voi ma, il massimo che posso fare, è condividere le mie idee. Poi sta a voi decidere che tipologia di leadership preferite".
Ognuno è libero di scegliere, se stare o meno dalla parte di Bryant, ma lui fa chiaramente capire che gli accondiscendenti nei suoi confronti posson restare senza problemi, mentre i contrari posson benissimo stare altrove.
Kobe ha 5 validi motivi per parlare in questo modo e che piaccia o non piaccia, Bryant è un leader vincente.
-JACK-
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